Norme per l’applicazione del Welfare aziendale.
Un’azienda interessata a erogare ai propri dipendenti un pacchetto di beni e servizi diversi dalla tradizionale remunerazione in denaro dispone di molte opzioni per attivare un piano di welfare aziendale, e alcune sono rimesse interamente alla sua volontà.
La strada più semplice, dal punto di vista procedurale, è quella di attuare unilateralmente il piano di welfare aziendale.
Il piano unilaterale
Senza particolari formalità, l’azienda può individuare un pacchetto di beni e servizi destinati ai dipendenti.
Una volta verificata la coerenza e convenienza fiscale della scelta, la società definisce le regole di erogazione del pacchetto e comunica ai dipendenti l’avvio del piano, con le modalità che ritiene più opportune (basta anche una semplice email).
Questo percorso non è tuttavia facile da seguire presso aziende dove esiste un sistema strutturato di relazioni sindacali; in questi contesti, è probabile che sia opportuno avviare il piano di welfare sulla base di un accordo con le rappresentanze sindacali.
L’accordo sindacale
L’accordo potrebbe avere due contenuti differenti: si potrebbe occupare solo di welfare aziendale oppure potrebbe riconoscere ai dipendenti la facoltà di scegliere se ricevere beni e servizi al posto dei premi economici per gli incrementi di produttività.
Se l’accordo sindacale disciplina solo il piano di welfare aziendale, senza prevedere alcuna possibilità di scambio con i premi produttività, non sono necessarie formalità particolari.
Le parti devono definire le caratteristiche dei beni e i servizi riconosciuti ai lavoratori, le modalità di erogazione e le altre regole di funzionamento del piano; una volta firmato l’accordo, l’azienda può applicarlo senza ulteriori passaggi procedurali.
Se invece il welfare aziendale fa parte di un accordo più ampio e viene riconosciuto come trattamento alternativo al premio di produttività, i contenuti dell’intesa non sono rimessi alla discrezionalità delle parti, ma devono essere coerenti con le regole dettate dalla legge di Stabilità 2016 per l’applicazione del regime fiscale agevolato (legge 208/2015, articolo 1, comma 182).
Pertanto, l’accordo deve individuare i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione che determinano la maturazione della retribuzione di risultato, nonché le forme di eventuale partecipazione agli utili e quelle di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
I premi così maturati godono di importanti benefici fiscali: tassazione separata al 10% per gli importi di valore non eccedente i 3mila euro , per i soli lavoratori con reddito non superiore a 80mila euro annui (dato riferito all’anno precedente).
L’accordo deve prevedere la facoltà per i lavoratori che hanno maturato il premio di rinunciare all’erogazione economica, convertendola in un pacchetto di beni e servizi con un valore lordo identico. Una clausola di questo tipo potrebbe strutturarsi come segue: in primo luogo verrebbero definite le condizioni per la maturazione del premio di risultato Questa strada è molto più complessa dal punto di vista procedurale rispetto al percorso unilaterale, ma è quella che ha suscitato maggiore interesse nelle aziende, in quanto consente di utilizzare in maniera più efficiente, dal punto di vista fiscale, le risorse che già oggi sono stanziate per i premi di produttività e che grazie al piano di welfare possono avere un valore netto maggiore.
I premi convertiti in alcuni tipi di benefit sono completamente detassati, pure se eccedono i relativi limiti di esenzione. I premi di risultato possono essere detassati fino a 3mila euro annui lordi (ossia al lordo dell’imposta del 10%, ma al netto dei contributi quindi la soglia da rispettare è di 3.314 euro circa, nel caso i contributi lato dipendente siano al 9,49%).
I campi di applicazione del welfare possono essere ricompresi in quelli sotto elencati.
Istruzione dei figli
Testi scolastici, rette, tasse di frequenza, mense
Prestazioni sanitarie
Servizi sanitari in centri medici e dentistici
Cura dei familiari
Baby sitter, badanti, campus scolastici, case di cura
Sport e benessere
Palestre, piscine, centri sportivi e termali
Tempo libero
Viaggi, parchi tematici, spettacoli
Cultura e formazione
Corsi di lingue e per il tempo libero, formazione personale e professionale
Per la gestione del welfare sono state costituite delle aziende che operano con l’emissione di voucher che attraverso strutture convenzionate offrono un “pacchetto“ di servizi di welfare, viceversa l’azienda può gestire direttamente il rimborso dei diversi servizi per i lavoratori che utilizzano tale istituto.