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Legge di Bilancio 2025 – norme sul lavoro




La Legge di Bilancio 2025 è stata definita e approvata, alcune norme ricalcano quanto già in essere per il 2024, in tale ipotesi, riporteremo in modo sintetico la disposizione specifica avendo già approfondito gli argomenti per definire i metodi di calcolo e l’applicazione delle disposizioni stesse, in tale ipotesi nel documento si riporteranno i richiami alle note già presenti sul nostro sito.

Come prassi, ormai consolidata, per le disposizioni di nuova applicazione alcuni meccanismi di calcolo e altre specifiche norme saranno necessariamente “chiarite” e interpretate dai diversi enti (Inps, Agenzia delle Entrate, ecc.) pertanto restiamo in attesa di approfondire le effettive modalità di applicazione delle disposizioni appena emanate ed eventualmente se, necessario, approfondire di volta in volta le diverse sfaccettature della Legge di Bilancio.

 

DISPOSIZIONI CONFERMATE

Aliquote fiscali

Sono state confermate le aliquote fiscali e gli scaglioni da utilizzare per le imposte, e precisamente:

·         fino a 28.000 euro il 23%;

·         oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro il 35%;

·         oltre 50.000 euro il 43%.

Le addizionali regionali e comunali saranno calcolate con i parametri del 2024 sempre che i comuni e/o le regioni non deliberino aliquote e scaglioni di calcolo differenti.

Fringe Benefit

Confermate le disposizioni in vigore per l’anno 2024, per approfondire le norme da applicare vi rimandiamo al nostro articolo pubblicato il 18/12/2024 “Nuove disposizioni dal 2025 per i rimborsi spese e trasferta” dove sono riportate le modalità operative.

 

Detrazioni lavoro dipendente

La detrazione d’imposta dei lavoratori di cui all’art. 13, c. 1, viene rapportata al periodo di lavoro nell’anno e   resta applicabile con i valori previsti per il 2024.

pertanto, per i titolari di redditi che non superano 15.000 euro, la detrazione ammonta a 1.955 euro, in riferimento ai redditi di lavoro dipendente, esclusi i redditi da pensione.

Confermato anche il riconoscimento del trattamento integrativo a condizione che l’imposta lorda sia superiore all’importo della detrazione spettante, in rapporto al periodo di lavoro nell’anno e articolata con un coefficiente che opera in base al reddito annuale decrescendo l’importo in relazione alla base imponibile.

 

Incentivo fiscale nuove assunzioni

La Legge approvata dispone una proroga dell’incentivo fiscale per le nuove assunzioni di personale dipendente al periodo d’imposta successivo a quello di dicembre 2024 ed ai successivi due anni.

Per un eventuale approfondimento vi rimandiamo alla nota pubblicata a gennaio 2024 “Sgravio assunzioni a tempo indeterminato 2024”.

In sintesi, lo sgravio fiscale per le aziende che per la generalità dei dipendenti a tempo indeterminato è del 100% viene elevata al 120% o 130% a seconda dei parametri disposti dalla norma da applicare e avrà incidenza sull’Irpef o Ires.

Una nota a margine si rende necessaria, a parere di chi scrive, difatti la disposizione per le modalità di applicazione è stata poco utilizzata visti i vincoli e i criteri di calcolo non proprio semplici da valutare, esponendo le aziende a complessi calcoli con il rischio di errori.

 

DISPOSIZIONI DI NUOVA EMANAZIONE

Le norme disposte dalla Legge di Bilancio per il 2025 in parte abrogano altre disposizioni in vigore nel 2024 e modulano alcuni benefici fiscali per i lavoratori con modalità applicative di “nuova” concezione, di seguito riportiamo le diverse norme.

Cuneo Fiscale

La Legge   prevede il riconoscimento ai percettori di reddito di lavoro dipendente, ad eccezione dei pensionati, che hanno un reddito complessivo annuo non superiore a 20.000 euro, un importo che non concorre alla formazione del reddito.

Tale beneficio è determinato applicando al reddito prodotto dal dipendente la percentuale corrispondente di seguito indicata e rapportata di mese in mese al reddito annuale.

·         7,1 per cento, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;

·         5,3 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;

·         4,8 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.

per i lavoratori con redditi da lavoro dipendente compresi tra 20.000 e 40.000 euro è riconosciuto un contributo in cifra fissa pari a 1.000 euro così articolato:

·         redditi fino a 32.000 euro - 1000 euro su base annua;

·         da 32.000 euro a 40.000 euro un importo gradualmente ridotto;

·         Oltre 40.000 euro annui – nessun beneficio.

Pertanto lo sgravio basato su una riduzione contributiva del 6%/7% riconosciuta per i periodi di paga fino al 31/12/2024 viene “sostituita” dal nuovo sistema meramente fiscale.

Congedi parentali

Il comma 217 prevede un incremento dell’indennità all’80% della retribuzione fino ai sei anni di età del bambino e riguarda solamente i lavoratori dipendenti.

L’elevazione del tetto si applica ai periodi entro il sesto anno di vita del bambino o entro il sesto anno dall'ingresso in famiglia nel caso di adozioni o affidamenti.

L'indennità per congedo parentale è elevata all'80% della retribuzione per un massimo di due mesi, in alternativa ai genitori, successivamente a un primo mese già previsto.

Auto in uso promiscuo

Dal 1° gennaio 2025, cambieranno i parametri con cui si calcola la tassazione sulle auto aziendali in uso promiscuo, difatti, si differenzieranno i valori in base non alle soglie di inquinamento secondo quanto previsto dalle tabelle ACI ma si prenderà in considerazione il tipo di alimentazione e conseguentemente non conterà più la quantità di emissioni inquinanti del veicolo, ma il tipo di alimentazione.

In data 18/12/2024 abbiamo riportato una nota sul nostro sito “Auto aziendali – nuovi parametri di calcolo dal 2025” a cui vi rimandiamo per un approfondimento.

Alla luce dei parametri di nuova applicazione è possibile che nella maggioranza dei casi il costo che dovranno sostenere i lavoratori sarà maggiore del 2024.


 

30/12/2024

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