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Fringe benefit 2024 e anni successivi




Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, i datori di lavoro valutano con maggior attenzione la possibilità di riconoscere ai lavoratori alcuni benefit che aumentano indirettamente la retribuzione annuale con premi detassati o fringe benefit.

Per quanto riguarda i premi detassati vi rimandiamo alle note pubblicate sul nostro sito che analizzano approfonditamente la gestione di detti premi, in ogni caso riportiamo se pur sinteticamente, gli elementi che qualificano tale istituto.

Sui premi di risultato erogati nell’anno si applicherà una imposta fiscale sostitutiva in alternativa alle imposte ordinarie (Irpef e addizionali) pari al 5%, tale agevolazione fiscale  potrà essere applicata esclusivamente qualora vengano rispettati i  requisiti previsti dalle disposizioni di Legge:

· il premio di risultato deve essere previsto all’interno di un contratto aziendale o territoriale e deve essere effettuato il deposito del documento presso l’INL competente sul territorio prima dell’annualità di riferimento tramite la piattaforma dedicata. Per usufruire di questa agevolazione vi deve essere un accordo territoriale o di 2⁰ livello con le parti sindacali che preveda espressamente la possibilità di usufruirne per la totalità dei lavoratori.

· il premio di risultato deve essere di ammontare variabile;

· il riconoscimento del premio deve essere connesso ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti e accertabili, la  valutazione di detti parametri deve essere osservata in un periodo congruo (solitamente un’annualità);

· il valore di premio agevolabile, con l’applicazione dell’imposta sostitutiva, non potrà andare oltre i 3.000 euro lordi, per importi maggiori la parte eccedente rientra nella tassazione ordinaria;

· il beneficio potrà riguardare esclusivamente i lavoratori che abbiano ricevuto, nel corso dell’anno 2024, un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro. In tale valore rientrano tutti i redditi da lavoro dipendente, ricevuti dal lavoratore anche con altri rapporti di lavoro e andranno ricomprese le pensioni di ogni genere. (Agenzia delle Entrate - circolare n. 5/E/2018);

Inoltre, se sussistono i requisiti e qualora la previsione contrattuale lo permetta, il lavoratore può chiedere la conversione del premio in welfare, in tal caso la conversione porterà alla completa detassazione e decontribuzione del valore erogato.

Per quanto riguarda i fringe benefit che il datore di lavoro può riconoscere ai lavoratori senza che l’importo attribuito  confluisca nel  reddito di lavoro dipendente e conseguentemente reso imponibile previdenzialmente  e fiscalmente per  beni ceduti o  servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle:


·         utenze domestiche;

·         buoni acquisto;

·         spese per l’affitto dell’abitazione principale;

·         per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale;

 

Tale riconoscimento sarà completamente esente da contribuzione e imposta fiscale entro il massimale di 1.000 euro annui , il limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottati, affiliati o affidati.

Per il diritto di aumento a  2.000 euro  per i figli a carico, va rammentato che per essere considerati  in tale situazione fiscale i devono possedere redditi, al lordo degli oneri,  entro i seguenti massimali:


·         non superiore a 4.000 euro, in caso di figli fino a 24 anni di età;

·         non superiore a 2.840,51 euro, in caso di figli con età superiore ai 24 anni.


Inoltre, l’agevolazione potrà essere riconosciuta per entrambi i genitori, purché il figlio sia fiscalmente a carico di tutti e due i genitori.

Una importante attenzione deve essere posta  nel  controllo del massimale di 1.000 o 2.000 euro difatti concorrono al raggiungimento del tetto tutte le erogazioni in fringe benefit riconosciute al lavoratore durante l’anno come ad esempio la conversione del PDR, pacco natalizio, e tutte le altre somme considerate benefit.

Al superamento del massimale di legge si applicherà la tassazione e la contribuzione ordinaria su tutto il valore erogato e non soltanto sulla parte eccedente, essendo l’importo (1000/2000 euro) un limite e non una franchigia di esenzione.

Il sostituto d’imposta dovrà anche verificare eventuali ulteriori liberalità riconosciute da altri datori di lavoro durante il periodo di imposta, difatti il massimale si calcola in capo al lavoratore il quale dovrà comunicare detta informazione al proprio datore di lavoro per evitare di perdere l’agevolazione.

L’erogazione dei fringe benefit è libera e volontaria da parte del datore di lavoro con l’attribuzione ad personam e si applica ai titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati come, ad esempio, collaboratori coordinati e continuativi.

Il disegno della  legge di Bilancio 2024 in corso di approvazione  sembra voler prorogare,  per  gli anni  2025-2026-2027, le agevolazioni già in essere nell’anno corrente per i premi di risultato ed i fringe benefit ricalcando, di fatto, le modalità e i limiti attuali.


 

14/11/2024

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