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Raddoppia il ticket licenziamento


Dal prossimo anno il c.d. Ticket licenziamento subirà un sensibile aumento per i datori di lavoro che rientrano nel campo di applicazione della CIGS e che versano il relativo contributo.

Infatti l'art. 20 del disegno di legge di Stabilità per il 2018 prevede che il contributo non sia pari all'attuale 41 per cento del massimale Naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego), ma all'82 per cento del suddetto massimale. Rimangono esclusi dall'applicazione dell'attuale DDL le cessazioni, relative a procedure per licenziamenti collettivi, effettuate entro il 20 ottobre 2017.

Come è noto il Ticket licenziamento è stata introdotto dalla legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) ed è dovuto dai datori di lavoro che effettuano licenziamenti di lavoratori con rapporti a tempo indeterminato. Attualmente l’importo massimo riferito ai rapporti di lavoro della durata pari o superiore a 36 mesi, è pari a 1.470 euro, corrispondente al 41% del massimale convenzionale Naspi. Il rincaro della percentuale di calcolo raddoppia il contributo, facendolo diventare pari a 979,90 euro per ogni anno di anzianità del lavoratore che, moltiplicato per tre anni, conduce alla somma totale di 2.940,00 euro.

Come sappiamo, il calcolo del ticket deve essere effettuato tenendo conto dell'anzianità del lavoratore e, nel caso di trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, dovrà essere considerata per intero la durata del rapporto comprendendo dunque anche il periodo di vigenza del contratto a termine. E' altresì importante rilevare che il versamento del contributo dovrà essere effettuato per intero anche in presenza di un rapporto a tempo parziale.

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