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Decreto Lavoro 2023 – norme di nuova costituzione


Di seguito riportiamo alcune norme contenute nel decreto lavoro appena approvato che hanno un impatto sulla gestione del rapporto di lavoro sia in termini di normativa che prettamente economica, chiaramente alcune diposizioni dovranno essere approfondite per permettere ai datori di lavoro la corretta applicazione delle nuovi criteri, riportiamo in ogni caso sommariamente quanto contenuto nel decreto approvato in attesa di ulteriori e più specifiche indicazioni di carattere pratico.


· Welfare

Sale a 3mila euro la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori, anche per le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Attualmente il tetto è fissato a 258,23 euro perché la legge di bilancio 2023 non ha confermato le misure del 2022 difatti il limite di non imponibilità fiscale era stato portato a 600 euro dal Decreto aiuti bis,e successivamente con Dl aiuti quater innalzato a 3mila euro.

· Assegno unico universale

Si riconosce la maggiorazione dell'assegno unico universale, prevista solo per i nuclei in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, anche per i minori appartenenti a nuclei ove, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l'altro risulta deceduto.

· Taglio del cuneo fiscale

Si amplia l’impatto del cuneo fiscale-contributivo con un intervento aggiuntivo di 4 punti, che al momento è definito per 6 mesi, in pratica per il periodo compreso tra luglio e dicembre, destinato ai lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro.

Il beneficio va ad aggiungersi all'attuale taglio di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro portando lo “sconto” in totale a 7 punti.

Mentre per la fascia di retribuzioni compresa tra 25mila e 35mila euro che già beneficiano di uno “sconto” di 2 punti la sforbiciata totale sale a 6 punti


· Decreto trasparenza – semplificazioni

Il decreto Trasparenza, in vigore dallo scorso agosto, ha recepito una direttiva Ue ma effettivamente interpretando in termini molto restrittivi le disposizioni comunitarie e scaricando sulle imprese una mole di adempimenti inutili con tutta una serie di informazioni già contenute nei contratti di lavoro nazionali, come ad esempio

· durata del periodo di prova;

· congedo per ferie;

· importo iniziale della retribuzione;

· programmazione dell'orario normale di lavoro;

· Ecc.

La nuova disposizione di legge alleggerisce quanto contenuto nel citato decreto di agosto prevedendo che il datore di lavoro assolva all’obbligo informativo con l'indicazione del riferimento normativo o della contrattazione, anche aziendale, che disciplina queste materie.

Inoltre, sempre per sgravare i datori, si stabilisce che l’azienda è tenuta a consegnare o a mettere a disposizione del personale, anche sui siti web, contratti collettivi e regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro.

· Violazioni su sicurezza

Al fine di orientare l’azione ispettiva nei confronti delle imprese che evidenziano fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, di lavoro irregolare, di evasione od omissione contributiva, nonché di poter disporre con immediatezza di tutti gli elementi utili alla predisposizione e definizione delle pratiche ispettive, gli enti pubblici e privati condividono gratuitamente, anche attraverso cooperazione applicativa, le informazioni di cui dispongono con l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl).

· Fondo per nuove competenze

Il Fondo nuove competenze è incrementato, nel periodo di programmazione 2021-2027 della politica di coesione europea, delle risorse previste dal Piano nazionale Giovani, donne, lavoro, per favorire l'aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.

Con le risorse del Fondo nuove competenze è finanziata parte della retribuzione oraria, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali dell'orario di lavoro destinato ai percorsi formativi.

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo alle prossime note.

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