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Disposizioni fiscali e previdenziali 2022


Con l’anno appena iniziato diverse norme fiscali, previdenziali e di sostegno alle famiglie sono articolate con nuove modalità che in alcuni casi sono delle “piccole” rivoluzioni rispetto a quanto ormai consolidato nel tempo, si pensi solamente alla fine dell’assegno per nucleo famigliare e le detrazioni per figli a carico sostituire dall’assegno unico universale, sorvolando su tale nuova disposizione che abbiamo già ampiamente trattato ci soffermeremo su alcune disposizioni fiscali e previdenziali che intervengono sulle retribuzioni dei lavoratori.

Il testo definitivo Legge di Bilancio 2022 approvata alla fine dello scorso anno (L.231/21), fissa le nuove aliquote IRPEF secondo gli scaglioni di seguito riportati:

Aliquote IRPEF 2022

· fino a 15.000 euro 23%

· da 15.001 fino a 28.000 euro 25%

· da 28.000 fino a 50.000 euro 35%

· oltre i 50.000 in poi 43%


Da più parti si cerca di capire chi beneficerà maggiormente dei tagli alle aliquote e alcune proiezioni sull’impatto sono già disponibili.

Pertanto, in linea generale, saranno i contribuenti con reddito imponibile compreso tra i 42.000 e i 54.000 euro a beneficiare dello sconto d’imposta maggiore pari a circa 765 euro annui.

L’aumento delle detrazioni Irpef, viceversa, avvantaggerà invece i contribuenti con redditi più bassi compresi tra i 12.000 e i 18.000 euro, che potranno contare su un importo medio maggiore, pari a circa 229 euro rispetto ai contribuenti con redditi immediatamente superiori.


Le disposizioni della legge 231/21 ridisegnano, altresì, alcune regole sulle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro.


Per quel che riguarda il bonus Irpef, il comma 3 dell’articolo 1 della Manovra approvata ridetermina le disposizioni in vigore nell’anno appena terminato e previste dal decreto legge n. 3 del 5 febbraio 2020, con il quale è stato disciplinato l’avvio del trattamento integrativo e dell’ulteriore detrazione fiscale per i redditi da lavoro dipendente.

Pertanto viene meno la detrazione aggiuntiva prevista fino al 31 dicembre 2021 in favore dei lavoratori con redditi superiori a 28.000 euro e fino al limite massimo di 40.000 euro annui.

Il recupero del cuneo fiscale di 100 euro mensili, e quindi fino a 1.200 euro annui, continuerà ad essere riconosciuto anche a partire dal 1° gennaio 2022 esclusivamente in favore dei titolari di redditi non superiori a 15.000 euro.

Qualora ricorrano specifiche condizioni, ne avranno diritto anche i lavoratori con redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro annui.

Difatti secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, il credito IRPEF mensile continuerà ad essere riconosciuto, sostanzialmente, se dal mix di nuove aliquote e detrazioni fiscali dovesse emergere una situazione penalizzante per il contribuente.

Nello specifico, sarà necessario considerare l’importo delle seguenti detrazioni IRPEF:

· per i familiari a carico;

· per i redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;

· per i mutui agrari e immobiliari per la prima casa (costruzione o acquisto) contratti fino al 31 dicembre 2021;

· per erogazioni liberali;

· per le spese sanitarie, nei limiti previsti dall’articolo 15 del TUIR;

· per le rate non fruite relative alle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici e da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.


Se l’importo delle detrazioni spettanti supera l’imposta lorda dovuta, il trattamento integrativo continuerà ad essere riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro, il calcolo sarà effettuato sulla base della differenza tra le detrazioni sopra elencate e l’Irpef lorda.

Conseguentemente per la generalità dei lavoratori dipendenti invece il bonus Irpef sarà sostituito dalle nuove e più corpose detrazioni fiscali riconosciute sul reddito da lavoro, il cui importo massimo sarà pari a 3.100 euro, con un incremento di 65 euro per i contribuenti con redditi compresi tra i 25.000 e i 35.000 euro.

Le categorie di soggetti potenzialmente beneficiarie delle nuove disposizioni fiscali sono le seguenti:

- Lavoratori dipendenti;

- Soci di cooperative;

- Lavoratori dipendenti che percepiscono compensi per incarichi da soggetti terzi;

- Titolari di stage, borse di studio o altre attività di addestramento professionale;

- Collaboratori coordinati e continuativi;

- Sacerdoti;

- Lavoratori socialmente utili;

- Percettori di indennità di mobilità, prestazioni di esodo, cassa integrazione e Naspi.


Dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 verrà riconosciuta una riduzione della contribuzione previdenziale a carico dei lavoratori pari a 0,8 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile parametrata su base mensile per tredici mensilità o quattordici mensilità secondo i CCNL di appartenenza, non ecceda l’importo di 2.692 euro mensile comprensivo dei ratei di mensilità aggiuntive, per capire la valorizzazione dello sconto lo stesso equivale a 8 euro di “risparmio” ogni 1000 euro di retribuzione percepita assoggettabile alla previdenza.

Se nei prossimi giorni si dovesse assistere ad ulteriori chiarimenti sull’entrata in vigore delle disposizioni vi terremo informati.

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