Il punto sul Decreto "Sostegno"
Il decreto “sostegno” con importanti disposizioni per la generalità delle aziende sembra essere ancora in corso di definizione e l’emanazione si sta rinviando di giorno in giorno, tale situazione appesantisce, qualora ce ne fosse bisogno, la difficile situazione delle aziende.
Proprio in un momento di ulteriore appesantimento con chiusure degli esercizi commerciali e di una sostanziale riduzione generalizzata operativa delle aziende, il continuo rinvio delle disposizioni per far fronte all’emergenza e le continue “voci di corridoio” che giornalmente si rincorrono, non possono far altro che generare uno stato di ansia dei datori di lavoro che vorrebbero viceversa avere delle prospettive certe.
In ogni caso alcune informazioni diciamo “preliminari” sul decreto in discussione posso essere riportate, chiaramente, mai come in questo caso il cosiddetto “beneficio di inventario” deve essere preso in considerazione, ci limiteremo alle norme che hanno un impatto sul “mondo del lavoro”.
Le ipotesi riportate dalle fonti di informazione in alcuni casi, anche a distanza di poche ore, sono di orientamento opposto, con esponenti di governo che espongono idee e procedure delle più diverse specie.
Certamente dopo l’emanazione definitiva riporteremo una nota esaustiva delle nuove disposizioni, ma vista situazione attuale e le richieste dei datori di lavoro di chiarimenti e aggiornamenti si è ritenuto di fare il punto della situazione, di seguito riportiamo quanto in corso di definizione.
· Rapporti di lavoro a tempo determinato
Nuova deroga al decreto Dignità per rendere più semplice la proroga e il rinnovo dei contratti a termine, difatti la sospensione alle rigide causali di rinnovo come articolate dai diversi decreti legge sarebbe in scadenza il 31 marzo prossimo, viceversa si andrà verso una ulteriore differimento fino alla fine dell’anno in corso con l’obiettivo anche di spingere le assunzioni stagionali nei prossimi mesi estivi, difatti dopo un lungo braccio di ferro all’interno delle forze di governo sembra aver prevalso la linea di chi spingeva per una proroga della deroga al decreto Dignità fino alla fine dell’anno rispetto all’altra ipotesi di una proroga più breve, fino ad ottobre.
Inoltre, ci potrebbe essere anche il superamento definitivo delle causali legali introdotte nel luglio del 2018, con abrogazione della norma, per rimandare l’intera materia alla contrattazione collettiva.
· Bonus lavoratori stagionali
Il decreto potrebbe disporre il riconoscimento di tre mensilità di bonus da 1000 euro in favore dei lavoratori stagionali, come forma di compensazione dei mesi di lavoro persi nel 2021 a causa delle chiusure legate all’emergenza coronavirus.
· Percettori di naspi
Per i percettori della Naspi (ex indennità di disoccupazione) sembra esserci una linea di continuità con la direzione del governo procedente e si profila difatti la possibilità di concedere ulteriori mensilità aggiuntive, probabilmente due, anche dopo la scadenza del periodo in cui se ne ha diritto.
· Cassa integrazione covid
Per cassa integrazione covid, gratuita per le imprese, si profila una proroga differenziata per i diversi settori che dovrebbe essere così articolata .
· Per il terziario, e per tutte le aziende che accedono all’assegno ordinario (FIS) e la cassa in deroga (CIGD), la proroga è di 28 settimane utilizzabili dal 1° aprile al 31 dicembre, se invece queste settimane vengono utilizzate in modo consecutivo la cassa Covid-19 termina a ottobre.
· Per le imprese che utilizzano la cig ordinaria, in pratica i settori inquadrati dall’Inps nel ramo dell’industria e dell’edilizia, la proroga di 13 settimane è utilizzabile tra il 1° aprile e il 30 giugno.
· Blocco dei licenziamenti
Per il periodo di utilizzo della cassa Covid-19 non si può licenziare per motivi economici il blocco generalizzato degli atti di recesso si sposta temporalmente al 30 giugno, mantenendo in ogni caso le deroghe ammesse per cessazione dell’attività, fallimento, accordo collettivo con il sindacato a livello aziendale di incentivo all’esodo.
Dopo il 30 giugno il blocco dei licenziamenti sarà di fatto selettivo, e proseguirà fino all’autunno solo per le imprese che non dispongono di strumenti di integrazione al reddito ordinari, e quindi utilizzano la cig in deroga emergenziale e l’assegno ordinario, in sintesi le aziende non inquadrate nel ramo industriale e le cosiddette micro imprese.
Alcuni aspetti prettamente “tecnici” dovranno essere sciolti successivamente all’emanazione del decreto “sostegno”, un esempio su tutti:
· alcune aziende hanno utilizzato tutta la disponibilità di cassa integrazione già nei scorsi giorni e in ogni caso prima del prossimo periodo di utilizzo che il decreto sembrerebbe fissare come inizio delle nuove settimane dal primo di aprile determinando di fatto un periodo di una o due settimane di scopertura.
Per il momento si ritiene di non dover aggiungere ulteriori informazioni
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