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Proroga Smart working per emergenza Covid


E’ in arrivo una proroga in extremis anche per le imprese private, difatti la scadenza ad oggi è fissata al 31 luglio prossimo per smart working con la procedura semplificata, in pratica senza la necessità di ricorrere ad accordi individuali.


Sono due le opzioni allo studio del governo:

Prima ipotesi: il proseguimento dell’utilizzo del lavoro agile su decisione unilaterale dell’azienda per effetto della proroga dello stato d’emergenza oltre il 31 luglio;


Seconda ipotesi: attraverso il DL atteso a fine mese con le misure sul lavoro (proroga della cassa integrazione per Covid, del blocco dei licenziamenti, incentivo per le imprese che rinunciano alla cig).

Come è noto la legge 77/2020, che ha convertito il DL Rilancio, ha previsto nella pubblica amministrazione fino alla fine di dicembre il ricorso allo smart working con l’iter semplificato, almeno al 50% del personale impiegato in attività che non impongano la presenza fisica.


Si punta ad estendere la proroga al settore privato, come annunciato da fonti del ministero del lavoro e secondo quanto dichiarato dalla sottosegretario Puglisi di inserire una norma di proroga anche per il lavoro privato nel prossimo decreto assieme al prosieguo degli ammortizzatori sociali.


Tra le imprese c’è grande preoccupazione perché senza una proroga, dal 1 agosto si dovrebbero convocare i dipendenti in smart working per sottoscrivere gli accordi individuali previsti dalla legge 81 del 2017, necessari per poter continuare ad utilizzare il lavoro agile, e depositarli poi nel portale dedicato.


Quanto sopra per non vedersi comminare una sanzione (da 100 a 500 euro per ciascuna comunicazione), ed inoltre si pensi all’impatto sotto il profilo organizzativo. Difatti senza una proroga le aziende dovrebbero in pochissimo tempo stipulare i “nuovi contratti” con i lavoratori.


Visti i tempi molto ridotti diverse aziende sono orientate a fare la comunicazione unilaterale al lavoratore del ricorso allo smart working entro il 31 luglio con scadenza entro il 31 dicembre, come del resto sembra autorizzare la legge quando ha previsto il doppio termine di scadenza del lavoro agile per il 31 luglio e il 31 dicembre.


Con l’avvicinarsi della scadenza, in assenza di atti formali di proroga da parte del governo, le aziende stanno prendendo in considerazione la possibilità di continuare lo smart working attraverso il ricorso a ve alla convocazione in sede per la sottoscrizione di accordi individuali, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la salute dei dipendenti.


Per l’eventuale stipula del contratto individuale di smart working vi rimandiamo alla sezione modulistica del nostro sito dove è possibile trovare una bozza dell’accordo individuale da sottoscrivere, chiaramente da modificare in alcune parti secondo le specifiche esigenze aziendali.

Nella sezione approfondimento è presente una nota sullo smart working di cui alleghiamo l’indirizzo https://www.solimpresa.it/single-post/2018/06/15/Smart-working-o-Lavoro-agile.


Restiamo in attesa di darvi conto di eventuali evoluzioni nella speranza che la norma venga emanata quanto prima.

 

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