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Assegno Unico Universale dal 2022


Con la fine dell’anno corrente viene meno il diritto all’Assegno per nucleo famigliare, alle detrazioni d’imposta riconosciute per i figli a carico e ad altre agevolazioni a sostegno delle famiglie, difatti da luglio scorso è in vigore una disposizione ponte in attesa della piena applicazione delle nuove norme.


Il prossimo mese di dicembre terminerà il periodo di transizione, che sostanzialmente ricalcava la normativa previgente sugli “aiuti” economici, che ribadiamo, saranno totalmente rimodulati su presupposti innovativi.


Senza ripercorrere i punti sostanziali della riforma, per i quali vi rimandiamo alla nota già pubblicata sul nostro sito a marzo scorso e raggiungibile al seguente link https://www.solimpresa.it/single-post/assegno-unico-universale-primo-approfondimento

Facciamo il punto sulla effettiva attivazione della procedura che slitta certamente di due mesi e vedrà la piena attivazione dal 01 marzo 2022.

La domanda telematica all’INPS di Assegno Unico Universale, che sostituisce anche l’Assegno temporaneo ai disoccupati ed agli autonomi, si dovrà inoltrare tramite il portale web dell’Istituto, accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a CAF e patronati.

L’entrata in vigore del nuovo assegno unico universale era difatti prevista per gennaio 2022 ma la necessità per la maggioranza delle famiglie di presentare un ISEE aggiornato ha fatto propendere per la scelta dello slittamento di un paio di mesi, proprio per lasciare il tempo ai genitori di presentare le domande, e all'INPS di iniziare a processarle.


Non è ancora certo se la domanda darà diritto alla erogazione retroattiva, cioè con le somme relative anche a gennaio e febbraio 2022, oppure se per quel periodo resteranno ancora in vigore assegni familiari e detrazioni per i figli a carico, facendo partire il diritto al bonus effettivamente dal 1 marzo 2022, su tale ipotesi si attendono le disposizioni istituzionali.

Vi rammentiamo che l'importo dell'Assegno Unico per i figli sarà accreditato sull'IBAN del richiedente ovvero mediante bonifico domiciliato, di fatto, sollevando i datori di lavoro da tale adempimento.


Per evitare ritardi nel pagamento di quanto spettante i lavoratori interessati dovrebbero procedere con sollecitudine a presentare le domande di rito.

Qualora dovessero esserci “novità” o diverse informazioni ci adopereremo per fornire tutti gli aggiornamenti del caso.

 

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